Ci sono voluti 50 anni di ricerche di tanti scienziati per capire che il nostro stile di vita, in particolar modo ciò che mettiamo a tavola, sono all’origine di oltre la metà dei tumori. Una conferma di quanto sia correlato il rapporto tra ciò che mangiamo e la salute del nostro corpo. Un’alimentazione sana, ricca di frutta e verdura, è protettiva per l’organismo, al contrario esistano dei cibi potenzialmente cancerogeni che, se consumati in grandi quantità e  di frequente, sono dei veri e propri fattori di rischio.

Secondo l’American Institute for Cancer Research  tre tumori su dieci sono causati da cattive abitudini alimentari, comprese quelle che portano a sovrappeso e all’obesità, a sua volta considerato un fattore di rischio per il cancro. L’Airc sottolinea che una cattiva alimentazione favorisce lo stato di infiammazione permanente, di cui ne soffrono i soggetti obesi, e può rappresentare un fattore di rischio tumorale.

Secondo uno studio dell’European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC), le malattie che colpiscono gli organi dell’apparato gastrointestinale, sono influenzate dalla quantità e dalla qualità di quello che mangiamo. La buona notizia è che per l’EPIC il 75% di questi tumori, in Europa, si può evitare con un’alimentazione salutare. Per il suo ruolo depurativo, anche il fegato è esposto ai rischi connessi all’assunzione di cibi cancerogeni per l’uomo, mentre ingerire smodatamente sostanze come l’etanolo (presente negli alcolici) può mettere a rischio gola e bocca.

I casi di tumore anche in Italia sono in aumento: nel 2018 sono stati diagnosticati oltre 373.300 nuovi casi di tumore maligno. In Italia soprattutto gli over 65 sono una categoria a rischio sia per l’avanzare dell’età sia per le cattive abitudini: infatti il 57% è sovrappeso o obeso, il 10% fuma, il 48,7% è sedentario (soltanto il 10,3% pratica attività fisica in modo costante) e solo l’11% consuma 5 o più porzioni di frutta e verdura ogni giorno.

“Intervenire su fattori legati agli stili di vita e ai comportamenti individuali è l’approccio più semplice in grado di produrre risultati anche per le generazioni future”, spiega il Direttore Scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori. Cosa fare quindi? Conoscere i cibi potenzialmente cancerogeni e quelli che, invece, possono proteggere l’organismo, è sicuramente un passo fondamentale per alimentarsi in maniera consapevole e sicura.

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