Che le cattive abitudini siano pericolose per la nostra salute è un dato di fatto. Fumo, alcol e stile di vita sregolato fanno lievitare molti dei mali del nostro secolo come la predisposizione al tumore. Tra le donne con meno di cinquant’anni il tumore al seno non smette di essere una delle priorità nella sanità ma, secondo gli esperti della prevenzione. nei prossimi dieci anni i casi sono destinati ad aumentare anche nelle donne con meno di cinquant’anni. Tra le cause ormai accertate vi sono sovrappeso e obesità uniti alla sedentarietà che rappresenta un fattore di rischio oncologico sottovalutato oltre che una cattiva abitudine per il 40% delle italiane over 45.

Un’alimentazione sana con consumo regolare di frutta e verdura, attività fisica costante restano i pilastri della prevenzione primaria e secondaria del cancro mentre il consumo regolare di carni rosse durante l’adolescenza è stato correlato ad un aumento del tumore alla mammella tra le donne fertili.

Un importante campanello di allarme per individuare i rischi correlati all’insorgenza di cancro al seno è il grasso addominale che può provocare modifiche ormonali e infiammazione dell’organismo. Di recente lo studio pubblicato sulla rivista «Nature Communications» ha preso in esame l’indice di massa corporea (Bmi) e la circonferenza addominale di oltre ventiseimila persone. Il risultato della ricerca ha confermato che un girovita troppo largo  Bmi superiore a 30) è un fattore predittivo del rischio di sviluppare una malattia oncologica del 33 %  per i tumori che riguardano colon-retto, endometrio, esofago, cistifellea, pancreas e reni. Inoltre la malnutrizione per eccesso è fra le cause anche per i tumori al seno nelle le donne in post-menopausa con un Bmi compreso tra 18 e 25. Dopo la menopausa bisogna fare attenzione anche a quei pochi chili che sono di troppo: un aumento di soli cinque chili è stato associato ad un +35 % del rischio di sviluppare un tumore al seno secondo la ricerca pubblicato sulla rivista «Jama Oncology», su un campione di 3460 donne tra i 50 e i 79 anni di età.

Cosa possiamo fare per contrastare questa tendenza? Basta svolgere circa 150 minuti alla settimana di attività fisica, a intensità moderata, per riduce del 24% il rischio di queste malattie. Essere consapevoli resta sempre la migliore arma!

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