Ascoltare musica mentre si pratica sport non è solo un passatempo, ti sarai reso conto che ti aiuta a ritrovare la motivazione e ad arrivare fino alla fine di un esercizio. Pochi sanno che i benefici  della musica durante l’attività fisica è provata dalla scienza e è dovuta ad un meccanismo simile al doping. Diverse sono le ricerche che in questo ultimo periodo sono state pubblicate, come una ricerca condotta dalla University of Southern Queensland in Australia e pubblicata su Psychological Bulletin.  I ricercatori autraliani hanno ripreso 140 studi passati in cui vi sono prove che la musica non solo renda l’esercizio meno faticoso, ma anche più performante. Le persone coinvolte nella ricerca erano quasi 3.600 e l’impatto della musica è stato valutato per come influenzava la percezione della difficoltà dell’esercizio e per l’impatto sull’utilizzo di ossigeno e sulla frequenza cardiaca, oltre che per la capacità di una persona di mantenere o massimizzare le prestazioni.  I benefici sono stati evidenti: oltre a mantenere una sensazione positiva durante la pratica dello sport, ha reso meno faticoso l’attività fisica, migliorando il consumo di ossigeno.

Un’altra ricerca della Brunel University di Londra, ha invece utilizzato un elettroencefalogramma (Eeg) portatile per monitorare tre diversi tipi di onde cerebrali durante l’esercizio sportivo. Nell’esperimento, pubblicato sulla rivista scientifica Psychology of Sport and Exercise, sono stati arruolati 24 volontari che dovevano camminare con il caschetto Eeg all’aperto al proprio ritmo ideale su una pista di 400 metri,. Gli scienziati hanno valutato con alcuni test il grado di entusiasmo dei camminatori, il loro umore, la concentrazione e lo stato di allerta durante l’esercizio. Alla fine dell’esperimento si è visto che la musica aveva aumentato le energie dei partecipanti e migliorato l’umore anche se con una leggera perdita di concentrazione. Lo strumento ha registrato in particolare l’aumento delle frequenze beta ( tipiche dello stato di veglia e delle intense attività mentali) nelle regioni frontali e centro frontali della corteccia cerebrale.

Infine, l’esito di una ricerca pubblicata su Frontiers in Psichology e condotta dall’università di Verona dimostra come ascoltando brani con 170-190 battiti per minuto (bpm) è possibile migliorare la resa dell’allenamento, faticando meno e dando il meglio di sé stessi. Grazie alla giusta musica puoi allenarti in modo più piacevole ed efficace, riducendo la percezione dello sforzo fisico.  Il nostro consiglio? Quando senti la motivazione che inizia a mancare alza il volume della musica e dai la spinta necessaria ad alzarti dal divano e riprendere uno stile di vita sano!

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