Garantire benessere, sicurezza e protezione dei lavoratori è una priorità per tutte le aziende. Vivendo l’80-90% del nostro tempo in ambienti chiusi (edifici pubblici, abitazioni, scuole, luoghi di lavoro, ecc.) il monitoraggio della salubrità dell’aria di questi ambienti risulta fondamentale al fine di ridurre l’esposizione della popolazione ad agenti inquinanti. Fin dal 1999 vengono pubblicati una serie di esperimenti che dimostrano il legame tra livelli elevati di inquinamento dell’aria in ambienti chiusi e calo di produttività, effetti sulla salute e sul benessere. Viene dimostrato così che la qualità dell’aria indoor influenza la capacità di concentrazione e di apprendimento negli ambienti di lavoro e di studio riducendo inoltre la trasmissione di malattie per via aerea.

I sintomi di una un’aria viziata vanno dalla sonnolenza, al mal di testa, alla deconcentrazione, bruciore agli occhi, fino alle difficoltà respiratorie collegate ad asma e allergie. Oggi più che mai proprio gli ambienti chiusi risultano i luoghi dove il rischio di contagio COVID è più alto, se consideriamo che avviene per trasmissione aerea. Il virus infatti galleggia nell’aria sottoforma di goccioline molto piccole quindi leggere (aerosol), capaci di resistere tra gli 8 e i 14 minuti prima di depositarsi a terra. Proprio questo aerosol, come confermano studi scientifici e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, é quello con più alte probabilità di inalarlo ed infettarsi nei minuti in cui resiste nell’aria, al contrario dei droplets emessi con uno starnuto o colpo di tosse che, essendo più voluminosi, per gravità cadono più velocemente a terra.

Ci troviamo in un momento storico in cui dobbiamo iniziare una svolta del mondo-ufficio e pensare magari di creare ambienti sani ed ecocompatibili. Tra i progetti più innovativi in termini di sostenibilità c’è ad esempio quello di uno studio di architettura e design che nel 2021 ha inserito nei suoi uffici la Fabbrica dell’Aria . Il progetto verde è pensato per purificare l’aria indoor con una serra di trentacinque metri quadrati dotata di un sistema di filtrazione botanica capace di trattenere e degradare gli inquinanti trasformandoli in nutrienti per le piante stesse. L’aria non è prelevata dall’esterno dell’edificio ma è in continuo ricircolo, viene aspirata dal letto di crescita delle piante , fatta fluire a contatto con le foglie e infine reimmessa purificata nell’ambiente. Senza arrivare a soluzioni del genere, molto difficili da attuare in tutti gli uffici e spesso anche costosi, ci auguriamo si giunga a degli indicatori da rispettare per il benessere degli ambienti indoor nei luoghi di lavoro e sia definita una procedura a cui far riferimento. Un corretto sistema di ventilazione dell’edificio è il primo passo ma usare il giusto sistema di filtraggio e purificazione è la chiave per mantenere costante il livello di qualità dell’aria. Scopri i nostri dispositivi per il benessere indoor.