“La gentilezza è l’arte dell’amore”. Siamo nella settimana di San Valentino e se pensiamo alla parola “amore” quello che un po’ ci viene in mente è come a questo sentimento colleghiamo parole e valori positivi come rispetto, gentilezza e felicità. La gentilezza, fra tutti, è la connessione in grado di generare un circolo virtuoso che predispone l’animo a comportamenti più sani in chi chi compie atti gentili, ma anche in chi li riceve.

Quando qualcuno utilizza dei termini gentili nei tuoi riguardi un senso di appagamento e benessere ti pervade. In effetti molti studi scientifici confermano che la gentilezza migliora l’umore, rafforza le relazioni umane, e allunga spesso la vita di coppia. Compiere atti di gentilezza può stimolare il rilascio di serotonina e ossitocina, riducendo così paura e ansia oltre che aumenta l’autostima, soprattutto negli adolescenti.

Oltre ai vantaggi psicologici, la gentilezza miglio la salute fisica influenzando anche il comportamento. In uno studio del 2016 sono stati monitorati più di 7.000 adulti statunitensi, scoprendo che coloro che fanno volontariato sono più attenti alla prevenzione medica rispetto a chi non fa volontariato mentre in uno studio del 2017 si è scoperto che le persone che hanno compiuto atti di gentilezza, ovvero qualsiasi azione che implichi aiutare, condividere o prendersi cura degli altri, hanno mostrato un profilo immunitario più sano.

La gentilezza ha quindi anche dei benefici per la salute, in termini fisici come psicologici. Ad esempio contrastando gli effetti negativi dello stress secondo uno studio pubblicato sul Clinical Psychological Science in quanto aiuta a migliore la giornata.
Inoltre, essere gentili fa bene alla salute cardiovascolare. Uno studio pubblicato sull’International Journal of Psychophysiology ha scoperto che chi dà supporto alla propria rete sociale ha più autostima, meno depressione e una migliore pressione sanguigna, mentre i ricercatori della Harvard Business School hanno scoperto che comprare qualcosa per gli altri ci fa stare bene molto di più rispetto allo spendere per noi stessi.

Non più forma di debolezza, la gentilezza è al contrario quasi un investimento sulla salute, una preziosa alleata della longevità.  praticare la gentilezza consente di preservare la lunghezza dei telomeri, ovvero l’estremità protettiva dei cromosomi che funziona da indicatore biologico per misurare lo stress ossidativo e il buon funzionamento del sistema immunitario. La meditazione della gentilezza, infatti, agisce attraverso la riduzione dello stress, un fattore che attraverso l’infiammazione cronica silente provoca l’accorciamento prematuro dei telomori.

Sono i piccoli gesti quotidiani che ci rendono felici e in una parola trasmettono amore. La gentilezza insomma fa bene al corpo e alla mente. Che sia questo il vero segreto dell’amore?