Oggi è la Giornata mondiale della salute mentale (in inglese World Mental Health Day, o WMHD), giorno riconosciuto a livello internazionale dal 1992 per sensibilizzare le persone sul benessere mentale. La Giornata è supportata dall’Organizzazione mondiale della sanità tramite campagne e attività che promuovano la conoscenza delle tematiche connesse alla salute mentale. Per il 2021 è il tema “Salute mentale in un mondo ineguale” che richiama l’attenzione sulla necessità di garantire a tutti l’accesso ai servizi dedicati al benessere mentale.

Nella nostra società i disturbi mentali sono in aumento soprattutto post Covid. A dirlo è l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità). Le patologie sono tante e tutte diverse tra loro, si va dalla depressione al disturbo di personalità. La depressione è la malattia mentale più diffusa, le donne solitamente sono più colpite degli uomini anche se sta aumentando il numero di adolescenti.

L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, in un rapporto pubblicato lo scorso luglio stima in Italia circa 3 milioni di depressi. Nel corso del 2020 il 6,5% della popolazione italiana, oltre 3milioni e 850mila cittadini, ha fatto ricorso a farmaci antidepressivi, con un consumo doppio nelle donne rispetto agli uomini. Nel 2020, anno che ha segnato l’inizio della pandemia per il Covid, la prevalenza d’uso dei farmaci sedativo-ipnotici e ansiolitici è aumentata del 6,6% rispetto all’anno precedente.

 

Sicuramente la pandemia ha fatto venir fuori le nostre emozioni e paure più profonde ma quando non riusciamo a gestirle dovrebbe essere norma richiedere l’aiuto psicologico. I sistemi sanitari, fino ad ora, non hanno risposto in maniera adeguata al problema, ci sono però dei metodi che permettono di agire a monte, limitando la comparsa di questi disturbi. La medicina, negli ultimi anni, ha fatto enormi passi avanti e sono anche nate figure professionali in grado di dare aiuto concreto ai soggetti più fragili, andando ad agire sul miglioramento delle loro vite.

 

Mindfulness è un termine inglese che significa “consapevolezza”. Non la consapevolezza che siamo abituati a pensare ma un concetto più profondo, si riferisce ad un’esperienza diretta. Mindfulness vuol dire prestare attenzione con intenzione, al presente e senza giudicare.

 

Esistono inoltre, diversi protocolli di trattamento psicologico, basati su questa tecnica, che sono stati sviluppati e validati in ambito clinico, facendo riscontrare notevoli miglioramenti in patologie legate alla salute mentale.

La Mindfulness è quindi una modalità di prestare attenzione, usata per risolvere un proprio malessere interiore. Permette infatti, di cogliere le motivazioni alla base di pensieri negativi che si scatenano nella mente del paziente e di padroneggiarli con consapevolezza. La maggior parte delle emozioni negative derivano da critiche che il soggetto pone verso sé stesso, rendendosi il proprio primo nemico e auto-sabotandosi. La tecnica della Mindfulness agisce proprio in questo punto, facendo mettere in discussione questi meccanismi che generano pensieri negativi.

La mindfulness è consigliata a tutti. In particolar modo a chi ha bisogno di gestire eventi stressanti o ha indicazioni cliniche specifiche per attacchi di panico, ansia e malattie croniche di disagio emotivo. Prenditi cura di te e del tuo benessere, fisico ma anche mentale.