In tanti la cercano, per tutti è un mistero. Non stiamo parlando della pietra filosofale o di un elisir di giovinezza ma della “Felicità”.

C’è un concetto che nella vita di ognuno di noi ricorre spesso, una sensazione che per quanto semplice è difficile da definire: stiamo parlando della Felicità. Quante volte ti sei chiesto perché alcune persone sono più felici di altre? In molti si rispondono che chi è felice lo è perché più fortunato, perché “la vita gli sorride”. Non è così naturalmente.

Un gruppo di ricercatori si è chiesto cosa spinge alcune persone, anche in condizioni di vita particolarmente dolorose, ad essere comunque contente.  Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista American Psychologist, sono le forze temperamentali e le virtù a dare alla vita più valore. Per molti scienziati la felicità può essere misurata e quindi incrementata attraverso alcuni comportamenti.

Secondo lo psicologo Martin Seligman, la cosiddetta psicologia positiva è la risposta ed è l’aiuto che ci serve per migliorare la nostra vita perché comprende gli studi che comprende le emozioni positive a 360°. Una scienza completa e pratica della psicologia dovrebbero includere infatti sia una comprensione della sofferenza che della felicità.

Secondo lo stesso Seligman le «strade per la felicità», da percorrere sono :

– le emozioni positive e il benessere

– la vita impegnata

– la vita piena di significato

Le persone che dicono di essere più contente e soddisfatte sono quelle che riescono ad orientare la loro vita in tutte e tre le direzioni e in particolare verso l’impegno e la ricerca di significato. Lo studio analizza sei principali virtù  (coraggio, saggezza, umanità, temperanza, trascendenza, giustizia) che associate a corrispondenti forze temperamentali ne favoriscono l’attuazione e permettono alle persone di vivere felici. Cercando di capire quale virtù sono i nostri punti di forza bisognerebbe poi utilizzarli in modo differente ogni giorno per una settimana.

Un esempio? Prova ad apparecchiare la tavola e cucinare un pasto in modo ricercato per una volta (per allenare ad esempio la “trascendenza” che è la virtù che si occupa della forza del pensiero che ci connette con il mondo e i suoi significati, in questo caso particolare dell’apprezzare la bellezza). Nei risultati scientifici di questo esercizio si è registrato un aumento della felicità nelle persone che hanno partecipato al test.

La conclusione di questo studio? Non si nasce felici: lo si diventa. La felicità è uno stato mentale e va coltivato in ognuno di noi. La felicità è una questione di scelta e se vuoi puoi conquistarla.

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