Il disturbo della pancia gonfia e pesante è un disagio che affligge tante persone e ciò è dovuto spesso a una scorretta alimentazione, oppure ad abbuffate veloci.

La maggior parte dei casi di gonfiore di pancia deriva dal metabolismo lento ma lo stato di pesantezza post pasto e di gonfiore addominale si basa spesso sul tipo di alimentazione. Meglio evitare bibite gassate e cibi calorici. Ma non solo, anche la frutta, se consumata a fine pasto, gonfia parecchio. Perciò meglio consumarla da sola o lontano dai pasti principali, come spuntino.

La frutta è un alimento fondamentale per il nostro benessere, ma la sua ricchezza di zuccheri e fibre, spesso, può provocare disagi intestinali.  Il modo migliore di consumare la frutta è a stomaco vuoto, ancor più al mattino o un’ora circa prima del pasto. In questo modo la possiamo digerire velocemente, assimilare i suoi nutrienti ed evitare che rimanga a fermentare nell’intestino nell’attesa che arrivi il suo turno per essere digerita. Inoltre sarebbe preferibile consumare un solo frutto per volta o massimo due, per rendere più semplice la digestione. E se decidiamo di abbinare della frutta insieme, bisogna fare attenzione a non accoppiare frutta dolce, ad esempio, come le banane con frutta acida come le arance, ma sì a banane e fichi.

Preferiamo l’unione di un paio di frutti semi acidi insieme come pesche e lamponi, albicocche e mirtilli o due frutti acidi come fragole e ananas. Se siamo abituati ad aggiungere la frutta al porridge, facciamolo, ma in piccola quantità, perché la frutta in digestione non gradisce l’unione con i cereali!

 

In generale la frutta contiene zuccheri fermentabili che, se il nostro intestino è delicato o infiammato, non vengono ben digeriti nel tratto gastrointestinale e provocano gonfiore addominale e costipazione. Si tratta di zuccheri quali il fruttosio e i fruttani, il sorbitolo e i galattani. Questi zuccheri vengono definiti fodmap, e sono  scarsamente assorbiti dall’intestino e sono particolarmente attraenti per i batteri dell’intestino che costituiscono il microbiota intestinale.

 

Quali frutti gonfiano la pancia?

Fichi, mango e pere sono quelli che contengono maggiore quantità  di fruttosio.

Mele, pere, more, avocado, ciliegie, susine, anguria, albicocche contengono i polioli, zuccheri semplici come sorbitolo e mannitolo.

Pesche, prugne e melone contengono invece galattosio, lo zucchero semplice noto insieme al glucosio per dare origine al lattosio.

Infine datteri e uva passa, hanno una grande quantità di zuccheri, in modo particolare fruttani, che possono fermentare nell’intestino.

 

Se ti stai chiedendo quale frutta allora è digeribile, tranquillo esiste! Banane, arance, fragole, uva e papaia hanno un minor potere fermentabile, quindi possiamo consumarle senza probabilmente sentire gonfiore. Anche pompelmo, ananas, lampone, cocco e kiwi sono frutti contengono una piccola quantità di fruttani, tali quindi probabilmente da non far gonfiare come un palloncino la nostra pancia.

 

La maggior parte della frutta che gonfia la pancia come avrete capito è la frutta estiva. In inverno consumando banane, arance e mandarini dal scarso potere fermentabile, il problema si presenta di meno. Ciò non significa che bisogna eliminare la frutta dalla nostra alimentazione ma capire e ascoltare quello che il nostro corpo ci trasmette. Facciamo delle piccole prove con frutta singola e in piccola quantità, magari a colazione. Mangiamo lentamente e in modo naturale la frutta  senza aggiungere cereali o yogurt vegetale, in modo da capire quando e come il nostro corpo reagisce e accoglie questi alimenti. Oppure potresti iniziare ad utilizzare un estrattore che possa aiutarti ad assumere le giuste porzioni di frutta di cui necessiti, senza dover rinunciare al gusto della frutta fresca.