Per due anni, causa COVID e utilizzo di mascherine, siamo rimasti un po’ più protetti dall’allergia. Quest’anno, l’abbandono quasi totale della protezioni della mascherina, ci ha fatto però tornare subito ai livelli pre-pandemia e le scarse piogge non hanno contribuito ad abbassare la concentrazione di pollini, rendendo ancora più difficile sopportare tosse asmatica, raffreddore e congiuntivite

Si stima che un adulto su cinque e un under 30 su quattro soffrano di allergia ai pollini più o meno grave. La forma allergica più diffusa è la rinite allergica da graminacee. La predisposizione è ereditaria e i figli dei soggetti allergici manifestano i primi sintomi già a partire dall’età di sei-otto anni, con maggiore rischio di complicanze rispetto a chi inizia a soffrirne nella fascia di età 20-40 anni.

Sostanzialmente sono tre i fattori che influenzano la diffusione delle allergie nel nostro territorio: il fattore ambientale, collegato alle erbe particolari presenti nel territorio; i fattori atmosferici come i venti e le piogge che favoriscono rispettivamente la diffusione dei pollini e la fioritura delle piante; infine, il fattore relativo alla risposta soggettiva del paziente.

Dobbiamo ricordare che il principale responsabile delle allergie stagionali è la parietaria che causa problemi ai soggetti allergici per tutto il periodo primaverile. Seguono le graminacee, erbe che causano problemi sia in primavera che autunno; il cipresso che causa sintomi allergici nel periodo gennaio-marzo; e infine l’ulivo nei mesi di maggio e giugno.

Meglio evitare di frequentare luoghi ad alta concentrazione di pollini quindi come parchi e giardini e preferire in queste giornate di sole gite al mare o in montagna. A lavoro invece per evitare l’ingresso di pollini bisognerebbe tenere le finestre chiuse durante la giornata, preferendo arieggiare l’ambiente all’arrivo. Anche in casa è consigliato effettuare il ricambio di aria al mattino presto o alla sera tardi, quando la concentrazione di pollini nell’aria è inferiore e anche in questo caso è bene tenere le finestre chiuse nelle ore centrali della giornata.

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